SOCIOLOGIA

 LA SOCIETA' POSTINDUSTRIALE e i suoi fattori

 

La tendenza verso una società postindustriale poggia su due fattori principali.

Il primo è rappresentato dal mutamento della struttura occupazionale delle società industriali avanzate. Il fatto che buona parte della popolazione attiva sia occupata nel terziario, sia cioè coinvolta nella produzione di servizi, sollecita la richiesta di professionalizzazione. Il lavoro terziario viene ritenuto più gratificante di quelli industriale e agricolo; vengono incentivati lo spirito di iniziativa e le capacità individuali; sempre meno il lavoratore si sente parte di una classe in opposizione a quella padronale. Si passa da un sistema fondato sulla produzione di merci a quello della produzione del sapere. Gli individui che svolgono lavori impiegatizi di elevato livello sono infatti specializzati nella produzione di informazione e sapere. L'informazione sistematica e coordinata (il sapere codificato) rappresenta la principale risorsa strategica delle società attuali. Questa centralità dell'informazione comporterebbe una revisione della gerarchia sociale, i cui vertici sarebbero sempre più occupati da chi detiene il controllo dell'informazione (scienziati, informatici, economisti, ingegneri e professionisti di vario tipo).

Il secondo fattore è rappresentato dall'innovazione economica, che rende obsoleti i metodi di lavoro tradizionali grazie ai progressi dell'ingegneria elettronica, cosicché all'interno delle fabbriche le catene di montaggio vengono sempre più sostituite da macchinari che sotto il controllo di un computer seguono le diverse fasi di lavorazione del prodotto. Il ruolo dell'operaio diviene dunque quello del tecnico specializzato che supervisiona il lavoro dei macchinari. Come è noto, questa minore necessità di manodopera può comportare un beneficio in termini di maggiore disponibilità di tempo libero, ma può anche implicare un aumento della disoccupazione.


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