SOCIOLOGIA

 

Il Welfare State 


L’espressione inglese Welfare State«Stato del benessere» è stata coniata in Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale, per indicare il complesso di politiche pubbliche (detto anche «stato sociale») messe in atto da uno stato che interviene, in un’economia di mercato, per garantire assistenza e benessere ai cittadini, modificando e regolamentando la distribuzione dei redditi generata dalle forze del mercato.
Gli obiettivi del welfare state sono stati di assicurare un tenore di vita minimo a tutti i cittadinidare sicurezza a individui e famiglie in presenza di congiunture sfavorevoli e garantire a tutti i cittadini l’accesso ai diritti fondamentali di istruzione e sanità.
Gli strumenti attraverso cui ha operato sinora lo stato sociale sono stati gli assegni di famiglia, di vecchiaia, di maternità, di invalidità, di disoccupazione, versamenti in denaro per sostenere condizioni esistenziali o familiari specifiche;
l’erogazione di servizi di istruzione, sanitari, di concessione di case popolari; la concessione di benefici fiscali per carichi familiari, l’acquisto di un’abitazione; e la regolamentazione di certi aspetti dell’attività economica, quali la locazione di abitazioni a famiglie a basso reddito, l’assunzione di invalidi ecc..
Queste politiche sono lo strumento attraverso cui lo stato assicura la cittadinanza, cioè diritti sociali alle persone fisiche alle quali riconosce lo status di cittadino, quale titolare dei diritti civili (libertà personale, di movimento, di associazione, di riunione, di coscienza e di religione, l’uguaglianza di fronte alla legge, il diritto alla presunzione d’innocenza ecc.) (ma non, come vedremo, nelle politiche del reddito di base) politici (partecipazione al governo dello stato).



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