PEDAGOGIA

 I DONI E IL LORO RUOLO

Il Giardino d’infanzia e i doni - Frobel, approfondisce le ricerche del Pestalozzi al riguardo dell’età 0-6 anni, distingue l’educazione di questa età da quella successiva. Realizzò un istituto apposito che chiamò “Giardino d’infanzia”, col termine “giardino” voleva alludere alla natura e alle cure del “giardinieri”, che favorisce la spontanea crescita delle pianticelle, l’asseconda e la ordina. Nel Giardino d’infanzia il posto preminente è dato al fare, sentimenti, pensieri, abitudini sociali devono nascere dall’azione e l’azione del bambino è il gioco, il quale si accompagnerà al canto, al disegno, alle costruzioni e al giardinaggio. 

Nel gioco il bambino dovrà avere qualcosa da usare, qualcosa che corrisponda alla psicologia del bambino e che ne sviluppi le forze nascoste educandole; nascono così i doni, oggetti appositamente studiati come strumenti didattici. 

  • la palla: il giocattolo più elementare, che si presta a tutti gli esercizi

  • La sfera, un cubo e un cilindro di legno. La sfera rappresenta la forma più perfetta e più mobile. Il cubo suggerisce l’idea della stasi, della quiete, mentre il cilindro è la forma intermedia, la sintesi dei primi due.

  • Il cubo, ma diviso in otto cubetti raccolti in una scatola, attraverso il quale il bambino afferra l’idea dell’unità e della pluralità.





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