SOCIOLOGIA

 LA FAMIGLIA E LE DISTINZIONI DI GENERE 

Il processo di industrializzazione ha avuto un grandissimo impatto sulla struttura e sull'organizzazione famigliare, infatti con l'industrializzazione, il soggetto protagonista dell'attività economica è il singolo individuo e non più la famiglia. Dopo la prima fase di assestamento furono soprattutto i maschi adulti e i giovani di entrambi i sessi a lavorare in fabbrica, mentre i vecchi, i bambini e le donne si dedicarono alle incombenze domestiche, a quelle agricole e al lavoro a domicilio. Ciò ha portato ad una distinzione dei compiti, dei ruoli e degli spazi per gli uomini e le donne all'interno della famiglia. All'individualizzazione dei ruoli in famiglia, corrisponde il progressivo diffondersi della famiglia nucleare e il contrarsi della famiglia estesa e di quella multipla. Si attuò una riorganizzazione degli spazi e dei ruoli, quindi nasce lo spazio domestico, presidiato dalla donna e l'attività nell'industria, essendo particolarmente pesante dal punto di vista fisico, riguardava principalmente gli uomini.

IL RUOLO DELLA DONNA

In questo contesto si andò parallelamente a fondare l'idea del così detto doppio salario dell'uomo: egli viene pagato non solo per il lavoro che svolge, ma anche in funzione del fatto che doveva mantenere la famiglia. Questo ha ovviamente causato un ulteriore scoraggiamento del ruolo della donna all'interno del contesto lavorativo extradomestico. È dunque nelle società industrializzate che si diffonde l'ideale della donna casalinga. All'inizio del '900 le donne furono introdotte nel sistema di fabbriche, grazie alla catena di montaggio. Nel corso del secolo di assistette al loro inserimento nel sistema bancario, di assicurazioni, di sistemi pubblici, non concedendoli però le possibilità di raggiungere cariche alte. Nacquero al contempo delle figure lavorative considerate prettamente femminili come insegnanti, infermiere e assistenti sociali. Questi sono ruoli legati pur sempre ad ambiti di cura o educazione, seguendo lo stereotipo. Nel corso degli anni Sessanta e Settanta del novecento di vide un fortissimo incremento della presenza femminile nei contesti lavorativi, pur rimanendo di importanza marginale. Per una emancipazione più consistente si dovettero spettare ancora una decina d'anni, in cui la donna poté intraprendere ruoli di amministrazione e direzione. Un grande problema rimaneva comunque la differenza di retribuzione tra uomo e donna nonostante le varie misure attuate per migliorare la situazione.



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