PEDAGOGIA, letture

FARE GLI ITALIANI

Nel quadro della costruzione dell’unità nazionale italiana ebbe molto rilievo il compito educativo affidato alla letteratura per ragazzi. Si trattava di “fare” gli Italiani, elaborare una pedagogia fondata sulla morale del sacrificio e dell’obbedienza, sull’amore per la patria, l’esercito e la famiglia. Questa funzione era attribuita in particolare alla scuola pubblica. Lo scrittore più convinto e di maggiore successo e fu sicuramente Edmondo De Amicis. Pochi libri per l’infanzia, infatti, hanno avuto una finalità educativa così esplicita come Cuore. Il libro ebbe 40 edizioni nell'anno stesso della sua pubblicazione (1886), un milione di copie fino al 1923. Ciò sta a significare che esisteva una corrispondenza profonda fra molti aspetti della realtà nazionale dell’Italia postunitaria, tra la sensibilità borghese dei suoi ceti dirigenti e l'ispirazione di Cuore. Al Cuore di De Amicis viene in genere accostato il quasi contemporaneo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino (1883), considerato un classico della letteratura per l’infanzia dai forti contenuti educativi, che si inquadra nella produzione letteraria pedagogica e didattica di Carlo Collodi. Pinocchio tuttavia ad una approfondita analisi storica e pedagogica risulta un romanzo dal messaggio universale che racchiude, esplicita e descrive il mondo magico e fantastico dell’infanzia, privo di un semplice intento di tipo educativo che rappresenta e dà voce al popolo anziché tentare di modellarlo sugli ideali e sui valori delle classi dirigenti dell’Italia postunitaria.

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