compiti pedagogia

 DOMANDE PAGINA: 2, 4, 6, 10

DAL MAESTRO AL FANCIULLO 

- Durante il ventesimo secolo l'infanzia venne per la prima volta posta al centro della vita pubblica e privata. La concezione novecentesca dell'infanzia si affidò al principio secondo il quale era necessario valorizzare la prima età dell'essere umano, in quanto sviluppo pieno e disinteressato delle potenzialità infantili, seguendo i ritmi propri della crescita psicofisica, gli interessi e bisogni specifici.

- L'abbozzo di sistema scolastico aperto anche ai ceti popolari assunse le caratteristiche di un servizio sociale che divenne via via meno elitario, destinato a un numero crescente di alunni che frequentarono la scuola per un tempo sempre più ampio.

- Iniziarono ad emergere nuove figure professionali che si occuparono di bambini e ragazzi: medici pediatri e neuropsichiatri, psicologi, educatori della prima infanzia ed educatori giovanili arricchirono il quadro degli adulti che si prendevano cura dei minori, oltre ai genitori ed insegnanti.

- I contributi che nella seconda metà del secolo giunsero soprattutto dalla psicologia cominciarono a delineare modalità più “scientifiche” per intervenire in campo educativo, in particolar modo in riferimento ai processi di apprendimento. Iniziò ad acquisire attenzione l'interesse verso il valore dimostrativo dei dati e le pratiche funzionali allo sviluppo mentale dei bambini.

- Durante il ventesimo secolo vennero introdotte nuove pratiche di educazione e strumenti per rafforzare il materiale scolastico, in ambito soprattutto scientifico. Tra le fondamentali innovazioni troviamo l'introduzione del QI, il quoziente intellettivo, secondo il quale, attraverso un calcolo e test psicologici si andava a misurare il rapporto tra età mentale ed età cronologica.

- Binet Simon introdusse per primo i test di intelligenza. Lo scopo di questo strumento era identificare gli alunni che avevano bisogno di un particolare aiuto nelle materie scolastiche. Binet arrivò a definire le differenze tra l'intelligenza dell'adulto e quella del bambino, intese come conseguenza sul modo di intendere l'infanzia. La differenza tra i due era soprattutto in ambito di natura qualitativa: vi era una forte differenza tra il prevalere della comprensione a base sensoriale rispetto a quella di tipo astrattivo.

- Durante il secolo del Novecento i giovani e la loro realtà subì un profondo cambiamento. Alcuni dei giovani erano ancora legati fortemente ai processi di modernizzazione quali l'incremento del lavoro industriale e la vita cittadina o la diffusione di nuovi divertimenti come il cinema e gli spettacoli sportivi.

- Granville S. Hall perseguì degli studi i quali portarono un' analisi approfondita sul passaggio tra l'età infantile e quella adulta. Vi troviamo dunque l'emergere di una nuova fase della vita umana la quale ampliava il tempo di preparazione alla vita adulta.

- Wyneken e Geheeb diedero una loro originale interpretazione pedagogica dei Wandervògel, creando una comunità educativa nella quale erano privilegiati lo sviluppo libero del ragazzo, la coltivazione dei valori spirituali e l'autonomia della gioventù. L'obiettivo imposto dai pedagogisti era quello di lavorare sull'educazione personale.

- D'altro canto troviamo la pedagogia proposta da Baden Powell, la quale è maggiormente incentrata sulla valorizzazione del tempo libero come tempo utile per l'educazione. Questa si fondava sull'avventura, sulla ricerca e sull'esplorazione.




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